L'auto elettrica non aiuta a far diminuire il consumo dei carburanti fossili

A seguito della lettura di questo articolo
https://auto.everyeye.it/notizie/norvegia-non-va-guidano-elettrica-consumo-carburante-non-cala-669459.html
Si nota come nonostante il numero crescente di parco circolante di auto elettriche, la vendita di benzina e gasolio non cenna a diminuire.

Dopo l'evidenza avuta durante il periodo Covid in Italia (in paticolar modo nella pianura padana) in cui l'inquinamento atmosferico non dimiuiva nonostante il fermo quasi totale delle auto a seguito delle restrizioni dettate dal lockdown, questa sembra che sia l'ennesima conferma che le auto influiscono sull'inquinamento atmosferico talmente poco da essere irrilevante.

Insomma, chi acquista un auto elettrica con l'intenzione di "aiutare l'ambiente", penso che sia spinto da un po' di ingenuità dato che i maggiori inquinanti derivano dai

1) Allevamenti intensivi
2) Industrie
3) Riscaldamento domestico
4) Aerei
5) Navi
6) Mezzi pesanti

Auto e moto influiscono sull'andamento dell'inquinamento con un'approssimazione che rasenta lo "zero".

Allora è sbagliato acquistare un auto elettrica?
Io penso e, lo dico con forza: NO!

Io sono convinto che l'auto elettrica, anche se influisce poco o nulla sull'inquinamento atmosferico, influisce invece tanto sull'inquinamento in un'area circoscritta come un garage (quando si avvia il motore, finalmente l'ambiente rimane pulito), al proprio cortile, al proprio giardino, al proprio quartiere (se la maggioranza fosse di alimentazione elettrica), ecc....

E, cosa a mio avviso più importante, aiuta ad abituarsi a questo tipo di alimentazione, aiuta a "insegnare" ad avere una prospettiva virtuosa e sopratutto aiuta a migiorare la qualità del trasporto dato che si tratta di un veicolo comunque di gran lunga più efficiente e pulito rispetto a qualsiasi altro veicolo termico.

Anch'io non credo a una visione salvifica dell'auto elettrica. Insomma, non stiamo slavando il mondo dall'estinzione. Ma stiamo certamente contribuendo a mantenere i luoghi in cui viviamo un po più puliti e meno rumorosi.

Va anche sottolieato che il concetto di inquinamento è variegato.
Se consideriamo l'impatto dell'auto sulle emissioni di CO2, l'impatto è relativo, anche perchè la produzione di energia, di batterie etc ha un impatto, quindi l'impatto netto è ridotto.
Se parliamo di inquinanti allora la questione è più complessa e qui l'impatto delle BEV è maggiore soprattutto per i centri storici

Le persone che devono fare un investimento importante, calcolano se vale o non vale la pena per loro, alcuni anche in rapporto all'inquinamento, ma se si sa che per farle funzionare si usano ancora molte fonti fossili, non desiderano essere presi in giro. Mi sembra che a oltre 10 anni dal lancio dei primi veicoli elettrici, le persone non hanno recepito il prodotto, possiamo far finta di dire che le persone non lo hanno capito, possiamo dire che costano troppo, possiamo dire che non c'è l'infrastruttura, possiamo trovare tante scuse ma se non si vendono non ci sono tante scuse se non, il prodotto anche contando l'aspetto ecologico, non è ancora pronto per la massa.

Kimera ha scritto:
Insomma, chi acquista un auto elettrica con l'intenzione di "aiutare l'ambiente", penso che sia spinto da un po' di ingenuità dato che i maggiori inquinanti derivano dai

1) Allevamenti intensivi
2) Industrie
3) Riscaldamento domestico
4) Aerei
5) Navi
6) Mezzi pesanti

Auto e moto influiscono sull'andamento dell'inquinamento con un'approssimazione che rasenta lo "zero".

I numeri sono affascinanti ma è anche facile rigirarli a proprio piacimento per fare breccia nel pensiero delle persone e dimostrazioni tipo queste ne abbiamo quotidianamente, serve poi anche una discreta capacità per saperli leggere.

L'articolo che hai proposto è molto interessante, ma ha lasciato solo nelle 2 righe finale una conclusione importante che a causa del mondo di fruire delle informazioni sul mondo digitale il 99% dei lettori non leggerà. Formalmente l'articolo è corretto, di fatto è opportunamente confezionato per veicolare ai più un informazione volutamente distorta. E' chiaramente specificato alla fine dell'articolo che in assenza di attecchimento delle BEV in Norvegia ed il conseguente aumento della popolazione di 800.000 unità (che rappresenta un incremento del 17% - non poco in un EU alle soglie della denatalità) dal 2005 (anno in cui sono iniziate le politiche di incentivazione bev), il risultato finale sul consumo dei carburanti fossili sarebbe stato nettamente peggiore anche in considerazione di un incremento delle percorrenze chilometriche procapite avuta in questi 20 anni. A fronte di questi dati io leggo un effetto positivo delle BEV.

Altro errore e che molti pensano che i cambiamenti avvengano istantaneamente invece sono lenti, lentissimi e solo politiche costanti come quelle della norvegia possono generare effetti visibli.

In antitesi all'articolo ne possiamo leggere di vecchi di 2 anni (oggi la situazione è peggiorata) come questo sul buco delle accise Norvegesi, dove una penetrazione del 12,06% delle BEV già  generava 2,5M$ di ammanco. A Luglio 2023 che la penetrazione è arrivata a 20,23% (Fonte: Elbil.no) l'importo dei mancati incassi è raddoppiato. Ora dire che l'inquinamento continua ad aumentare è una distorsione, certo che aumenta perchè non si è ancora raggiunto il punto di pareggio, ma se non avesse un effetto più che positivo, lo stato Norvegese non avrebbe un ammanco di più di 6M$/anno!

Sul tema degli inquinanti va detto che osservanto l'ultimo report 2023 sulle emissioni di GAS Inquinanti in Europa dei 27 (sotto un immagine), vediamo come dal 72 ad oggi (50 anni) il settore trasporti ha più che triplicato le emissioni a differenza di quello dell'Industria e della produzione energetica che sono raddoppiati anche se fanno la parte da leoni sul contributo annuale di emissioni.


Non sono riuscito a trovare un dato più aggiornato, ma a fine 2020 la ripartizione del sistema trasporti per emissioni inquinanti in Europa risultava un 76,1% legato al trasporto su strada di cui ca. il 51% è legato al traffico veicolare privato (cioè 38,81% del totale trasporti), in pratica un terzo dell'inquinamento del veicolare è dovuto ai nostri mezzi di trasporto.



E' evidente quindi a fronte di tali considerazioni, anche se oggi non è l'elemento prevalente degli elementi inquinanti, ha una velocità di crescita preoccupante e se si pensasse prima ad altro di questo fattore il rischio è che lo sforzo fatto sugli altri settori venga vanificato da un elemento a crescita incontrollata.

I dati, le tabelle, le notizie, sono inutili, è molto più semplice, stiamo semplicemente spostando il problema, chiudiamo le nostre industrie e anziché costruire i veicoli e pezzi qui, li facciamo fare in Asia dove usano centrali a carbone per l'energia necessaria alle loro industrie. Quindi oltre a diventare sempre più dipendenti da quei paesi, l'inquinamento non avrà significativi miglioramenti, anzi, spesso in alcuni di quei paesi non ci sono regole. Mi aspetto gravi conseguenze proprio a causa della mobilità elettrica che non è realizzata qui con tutti componenti fatti qui e con le nostre normative, è questione di costi, ma il costo sarà molto più salato in termini ambientalistici.

Quello che dice 500elettrica è senz'altro vero nel breve, ma non ritengo sia corretto nel medio lungo periodo.
Il progresso tecnologico è ancora molto marcato in questo settore, per cui è probabile che la produzione di un'auto elettrica fra 10 anni richiederà molto meno utilizzo di metalli rari e di energia che attualmente.
Mi aspetto inoltre che l'industria europea , che oggi sta soffrendo un ritardo in termini di riconversione, si riadegui.
Da aggiungere anche il contributo positivo che nel tempo verrà dato dall'aumento di produzione di energia prodotta da fonti alternative, tanto in Europa che in Cina

Anche io nutro speranze, ma quando vedo che tutto, ma proprio tutto, viene realizzato la perchè l'auto elettrica dovrebbe essere diversa da altri prodotti? Per esempio i telefoni non vengono realizzati qua, i televisori, la Tesla Model 3 destinata al loro mercato ed Europeo, ma anche attrezzature sofisticate per settori avanzati, per esempio medico..

Forse solo l'industria Tedesca riuscirà a fare qualcosa ma a prezzi molto elevati con le solite auto per facoltosi, per tutto il resto non c'è speranza anche perchè molti marchi Europei, sono finanziati da società Asiatiche. Loro finanziano e loro decidono dove realizzare i pezzi. Vengono assemblate qua per non pagare i dazi di importazione del veicolo completo.

500elettrica ha scritto:Forse solo l'industria Tedesca riuscirà a fare qualcosa ma a prezzi molto elevati con le solite auto per facoltosi, per tutto il resto non c'è speranza

Io invece ho limpressione che sarà proprio l'industria tedesca ad avere la peggio  

Invece Stellantis ho l'impressione che ci crede tanto nell'elettrico.
https://www.ilsole24ore.com/art/auto-elettriche-debutta-l-archittetura-stla-medium-stellantis-pronta-melfi-fino-700-km-autonomia-AEDLz4xD
Tra l'altro saranno prodotte a Melfi
Forse in Europa è l'unica che sta investendo più di ogni altra casa automobilistica.

Partendo che il powertrain in un auto elettrica rappresenta un 15% della componentistica di cui è fatta l'auto, mentre in una termica tocca quasi il 41%.

Un potenziale travaso dal mondo termico a quello elettrico, come analizzato in uno studio da Roland Berger commissionato da Anfia sulla filiera italiana evidenzia come un 85% della componentistica che scompoare nei power train elettrici trascini potenzialmente circa il 50% dei lavoratori del settore automotive italiano nel nulla se non vi sarà capacità di evoluzione.

Di contro però ci sono casi come Eurogroup Laminations,società Milanese, che lavora nel settore dei componenti di motori elettrici e che fino a 5 anni fa si era concentrata sulla filiera dei sistemi di controllo con una capacità di crescita limitata. Poi l'avvento dell'auto elettrica e la loro peculiare competenza nello specifico settore li ha portati ad una crescita vertiginosa, portando i dipendenti a fine 2022 a più di 2400 unità dalle poco meno di 1000 di 5 anni fa.

Questo per dire che da una parte c'è chi scompare e dall'altra chi compare, il verò punto chiave è la capacità di adattamento e di evolversi secondo le necessità del mercato e dei tempi.

La cina oggi è leader nel settore delle batterie a Litio ma queste sono un "di cui" delle componenti delle auto, il resto delle componenti ancora in comune con auto termiche rimarranno comunque prodotte in europa. Poi ci saranno new entri come Eurogroup che faranno la loro parte.

La Cina di oggi sarà qualche paese dell'affrica di domani, dato che il costo di mano d'opera Cinese sta crescendo anche li e le cose cambieranno nei decenni anche per loro. La Cina "inquinante" è un "mito distorto", basta leggere il report del Global Energy Monitor che mostra come questa Nazione ha inquinato tantissimo per convertirsi rapidamente al Green ed oggi con opere come la Diga delle 3 Gole portata a regime o gli enormi parchi eolici e fotovoltaici è arrivata a coprire da sola il 33% della produzione green Mondiale. Il tasso di crescita di Transizione registrato fa pensare che la Cina raggiunga gli obiettivi Green fissati per il 2030 nei prossimi 2 anni!

"Dai Vostri commenti si evince chiaramente che siete divoratori della rete, naturalmente siete grandi e sapete distinguere ciò che è lo stato delle cose rispetto a quello che un tempo scrivevano i giornali, ed ora la rete, io cerco di leggere il meno possibile su internet e affidarmi alla mia esperienza e quello che ho visto e osservato nella vita di tutti i giorni".

Comunque sia, quando parliamo di Cina, dobbiamo ricordarci che è solo una parte dell'Asia, tutti questi enormi paesi realizzano qualsiasi cosa, sia a basso costo, oppure ottimi oggetti, per esempio iPhone, oppure, perchè li conosco bene, strumenti medici diagnostici e cura, usa e getta, che evitano infezioni crociate, molto sofisticati, (Pusen Ltd China), che molti ospedali di tutto il mondo hanno iniziato ad usare con successo, insomma popolazioni sterminate di persone che desiderano ardentemente lavorare per campare. Qui in Europa, si è raggiunto il benessere, che porta a non aver più necessità di sbattersi e quindi all'inesorabile declino.

Perdendo le nostre industrie siamo proprio all'inizio di una pesante recessione che ci farà perdere tutto ciò che abbiamo realizzato. In questi tempi, più che mai, il mercato richiederà prodotti a basso costo che noi non possiamo realizzare.

La Cina casomai controllerà gli altri paesi, Africa, anche gli stessi Asiatici, finanziando dove sarà conveniente costruire, lasciando spazi al resto del mondo perchè non può esistere un solo mercato dominante, Loro acquisteranno qualche nostro bene di lusso, le nostre supercar, e noi acquisteremo ancora pezzi, e le loro auto (vedere salone di Monaco dove le auto Asiatiche sono comparse in forze), facendo finta di contigentare qualcosa, proprio come è successo con gli smartphone e tutto il resto che possediamo, tranne che per le lavastoviglie finite...

Ma c'è una speranza per l'Italia, rimboccarci le maniche seriamente e diventare una nazione di turismo, questa è la sola ed unica speranza, non sarà facile perchè culturalmente non sappiamo farlo, ma non c'è alternativa, il territorio è ottimo rispetto ad altri paesi Europei. Le infrastrutture alberghiere hanno bisogno di rinnovamento, quelle buone sono straniere.

Qui in Liguria, quest'anno c'è stato un incremento di turisti stranieri, bisogna subito rinnovare, migliorare, accogliere con professionalità questa enorme ricchezza e non far concorrenza all'Asia, sarebbe solo follia.

500elettrica ha scritto:Dai Vostri commenti si evince chiaramente che siete divoratori della rete, naturalmente siete grandi e sapete distinguere ciò che è lo stato delle cose rispetto a quello che un tempo scrivevano i giornali, ed ora la rete, io cerco di leggere il meno possibile su internet e affidarmi alla mia esperienza e quello che ho visto e osservato nella vita di tutti i giorni

In realtà come scritto in vari post, per il mio lavoro ho modo di vedere e conoscere realtà del ricco e vitale tessuto economico Milanese ed Europeo, poi dato che il settore più attivo è proprio quello dell'automotive per ciò che mi occupo ho modo di individuare casi d'interesse ed i dati ed internet mi aiutano a recuperare i passaggi chiave.
Riconosco che Internet è una chimera (non il nostro admin!   ), nel senso che bisogna imparere ad usarlo e scremare, dato che vi è un elevato rumore di fondo che porta i lettori ad acquisire informaizioni distorte.

500elettrica ha scritto:La Cina casomai controllerà gli altri paesi, Africa, anche gli stessi Asiatici, finanziando dove sarà conveniente costruire, lasciando spazi al resto del mondo perchè non può esistere un solo mercato dominante

Quanto scrivi rispecchia anche la mia idea, trovo molti punti di contatto nella Cina Moderna con l'antico approccio che fece grande l'Impero Romano. La capacità di conquistare l'estero, assimilando ciò che c'è di buono per poi usarlo a propria necessità e lasciando un discreto livello di autonomia per guadagnarsi la fiducia dei "conquistati".

Ma tutto ha un inizio ed una fine ed anche il Glorioso Impero Romano alla fine ha dovuto lasciare il passo allo scorrere del tempo.

Io penso che il mondo sia qualcosa di così complesso (no complicato) che quello che stiamo tentando di fare è "prevedere il futuro".

Nonostante i più grandi analisti del globo, nessuno aveva previsto una crescita così repentina e forte come quella della Cina.

Poi è vero, la Cina non è l'intera Asia ma, lo è praticamente.
Nessuna nazione asiatica è così popolosa e così militarmente e economicamente potente come la Cina e quando riuscirà a conquistare anche Taiwan, nessuno potrà più fermarla...

Ma questo non si traduce automaticamente in un' invasione (commerciale), non necessariamente.

Quando l'America di Trump ha avuto paura di Huawei, ha messo in atto il protezionismo con il ben del brand.
A mio parere non ha concluso molto con questa azione ma è la stessa politica che potrebbe adottare l'Europa nei confronti delle auto elettriche cinesi imponendo dazi sempre più alti e in casi estremi (se non dovesse bastare), il protezionismo evitando che arrivino qui.

E qualcosa già si muove sulla linea di "chiudere agli stranieri".
https://www.wired.it/article/auto-elettriche-cinesi-europa-dazi-von-der-leyen/

Ovviamente il problema non è che costino poco anche perché una base, l'allestimento più povero come l'MG4, senza incentivi costa 31.000€.
Insomma, non stiamo parlando di una Panda che costa 10.000€

Quindi con la scusa che costino poco (ma abbiamo visto che poco non è) alzeranno i prezzi delle auto cinesi per proteggere il mercato europeo che arranca sempre di più ma, è una logica che come dimostra la storia, non funzionerà.

Leggere è importante, perché sono le notizie a dare forma alla visione del mondo per com'è e non per come vorremmo che sia

Kimera ha scritto:
Quindi con la scusa che costino poco (ma abbiamo visto che poco non è) alzeranno i prezzi delle auto cinesi per proteggere il mercato europeo che arranca sempre di più ma, è una logica che come dimostra la storia, non funzionerà.

Non funzionerà perchè mettere degli handicap al Made in China è un boomerang perchè già molte merci che consumiamo quotidianamente arrivano da la e questo non proteggerebbe solo le auto elettriche ma costerebbe caro alle tasche di tutti.

Poi non dimentichiamo una cosa, l'EU dice "mettete i dazzi al Made in China" poi ognuna delle 25 nazioni dell'EU dovrà fara una legge con tariffe e modalità differenti. Il risultato è che qualcuna di queste che è più ammanicata con la China farà una legge "non legge" e si aprirà un portone verso l'Europa, perchè i Cinese faranno entrare in EU tutto il materiale da li e poi lo distribuiranno.

Replay ha scritto:Non funzionerà perchè mettere degli handicap al Made in China è un boomerang

Esatto, così come è successo in America con il ban di Huawei e infatti notato gli effetti collaterali di portata maggiore rispetto ai presunti benefici, non solo hanno evitato di ripetere l'esperienza con altri marchi ma, ne ha risentita anche Google dato che una buona fetta di mercato non utilizzava più (forzatamente) i suoi servizi.

Replay ha scritto:Poi non dimentichiamo una cosa, l'EU dice "mettete i dazzi al Made in China" poi ognuna delle 25 nazioni dell'EU dovrà fara una legge con tariffe e modalità differenti. Il risultato è che qualcuna di queste che è più ammanicata con la China farà una legge "non legge" e si aprirà un portone verso l'Europa, perchè i Cinese faranno entrare in EU tutto il materiale dali e poi lo distribuiranno.

Giusto, non ci avevo pensato.
Un po' come già accade oggi con i congegni elettronici che per accelerare sia i tempi di spedizione che abbassare i costi di dogana, fanno passare tutto dalla Germania