ChaDeMo potrebbe avere una seconda vita?

Durante il mio viaggio di rientro dall'Umbria nella settimana di Ferragosto, mi fermo in una delle numerose stazione Free2X che ormai è facile trovare lungo la tratta A1 che dovevo percorrere. Fortunatamente Free2X al contrario di BeCharge pensa che questo connettore serva ancora è offre il servizio di ricarica a 50 kW di potenza lungo la tratta autostradale con colonnine prevalentemente dedicate ed in alcuni casi condivise anche con un connettore CCS2 anch'esso a 50 kW conto i 350 kW di potenza delle ultra fast di cui ve ne sono sempre installazioni multiple.

Per me che viaggio ancora con la ChaDeMo in piccolo è un vantaggio normalmente, perchè la trovo sempre in disparte e inutilizzata, ma quest'anno all'ADS di Zenone poco a Sud di Milano, dove mi sono fermato per un ultima pausa e biberonaggio per coprire l'ultimo tratto fino a Novara mi sono ritrovato in una situazione inaspettata. Mentre torno con il massimo della tranquillità verso l'auto vedo parcheggiata di fianco a me una ID.4 con targa Ukraina ed anche se la colonnina ha l'attacco CCS2 a 50 kW non comprendo la posizione avendo molte postazione con potenze più elevate libere a pochi metri, oltre al fatto che se io uso la ChaDeMo la CCS2 a 50 kW non può funzionare.

Arrivato li, in un inglese stentato, mi chiedono se ho ancora molto da caricare, io gli spiego che faccio salire moglie e bimba e stacco l'auto, approfittando ancora di qualche minuto di carica mentre mi predispongo alla partenza. Buttando l'occhio noto che la ID.4 non ha la CCS2 ma un attacco strano posto vicino al classico Type2. Appena mi scollego questi tirano fuori da bagagliaio uno scatolotto al cui interno c'era un adattatore, lo collegano alla "strana presa" e lo trasformano in una ChaDeMo e poi a si attivano con l'app per avviare la ricarica.

Allora sono incuriosito e chiedo informazioni a riguardo e mi spiegano che quello è un attacco GB/T che è lo standard Cinese e che in Urkraina vanno molto questo tipo di auto perchè mediamente molto più economiche rispetto a quelle Europee che su un ID.4 si traduce fino a ca. 10K di risparmio.

Un GB/T si può adattare facilmente a ChaDeMo ma non a CCS2 se ho ben inteso questo vuol dire che situazioni analoghe a quella vissuta potrebbero portare nel medio periodo ad avere un traffico veicolare vacanzifero di persone che necessitano della (vecchia ChaDeMo) che poi vecchia non è se consideriamo che in Giappone la versione 2.0 arriva a caricare a 400 kW ed è reversibile con il V2L fino a 10 Kw di potenza.

Uno degli errori che sono stati fatti nel passato e si continuano a fare, è quello di non avere uno standard comune su molti prodotti, fortunatamente si è deciso almeno lo standard della ricarica per gli smartphone, ma ogni volta che nasce un prodotto siamo da capo, in qualsiasi campo, alla fine ci sono problematiche per tutti, produttore, utente finale, ambiente.

Quello di non mettersi d'accordo e di scegliere uno standard comune è poi anche quello che crea confusione e fa storcere il naso al consumatore che si allontana quando vede troppe complicazioni e guai: ccs2, Chademo, mode2, mode3, aggiungiamo incompatibilità degli abbonamenti per la ricarica con i vari gestori, roaming, applicazioni, tessere RFID, anche l'utente più paziente si rompe le balle, viaggiare all'estero è un impresa.

La semplicità del carburante è unica, metti dentro i soldini, stacchi la pistola e via, 5 minuti, fine del cinema. Ha 100 anni questo sistema. Siamo andati decisamente a peggiorare, il sistema di ricarica dei veicoli elettrici è un grosso ostacolo da sistemare.

Fondamentalmente la penso come 500 elettrica

Guarda con me "sfondi una porta aperta", ho scritto più volte che una BEV oggi non è per tutti, e tra i vari motivi c'è il digital divide e la complessità che in un paese mediamente anziano è un ulteriore elemento di difficoltà alla diffusione.

Gli standard sono una gran cosa e sul mondo dei carburanti ancor di più, dato che sono stati in grado in quasi tutto il mondo di mantenere una compatibilità tra foro del serbatoio e diametro della pistola. Può sembrare banale ma non scontato, probabilmente se il carburante fosse stato inventato oggi ci saremmo trovati con standard differenti e magari bisognava girare con l'imbuto nel bagagliaio per fare rifornimento!

Anche le batterie dovrebbero essere standard per abbassare i prezzi, i moduli interni dovrebbero essere per tutte le marche uguali, produrre un elemento in milioni di pezzi tutti uguali costerebbe pochissimo, quando si guasta un modulo si sostituisce il modulo guasto di facile reperibilità e di semplice sostituzione da parte del comune meccanico, che fra l'altro non è meno bravo delle concessionarie, io ne conosco di bravissimi. Attualmente la batteria di una piccola auto elettrica costa 15-20 mila euro, in caso di guasto si deve andare solo in concessionaria a sostituire l'intera batteria e non oltre 160 mila km, le persone si spaventano solo a nominarle queste cose. Attualmente per tranquillizzare il cliente si dice che le batterie potrebbero durare un milione di km, vedremo, ma nemmeno mio nonno è durato così tanto.

500elettrica ha scritto:Anche le batterie dovrebbero essere standard

Beh qui non sono pienamente d'accordo, soprattuto in un mercato che sta facendo forti investimenti sulla ricerca degli accumulatori. La "ricetta" dietro le celle che compongono i moduli dei pacchi batteria è l'elemento chiave che oggi accende la competizione. Più competizione sul mercato vuol dire anche più concorrenza sui prezzi.

Considerando che oggi il quasi l'85% del mercato delle Celle per batterie è in mano a 3 aziende cinesi (CATL, BYD, EVE), standardizzare eccessivamente potrebbe voler dire mettere un grosso freno all'evoluzione. Posso concordare sul voler definire uno standard unico di interconnessione dei pacchi batterie al power train, un po come gli standard delle colonnine di ricarica dove si dice che il protocollo, le misure, gli attacchi, i poli sono sempre nello stesso posto in modo che a questo punto a prescindere dalla chimica del componente questo possa interfacciarsi sempre al veicolo purchè sia compatibile per caratteristiche intrinseche necessarie al power train.... non so un po come se dicessi esiste la Stilo AA, la mini Stilo AAA etc.

500elettrica ha scritto:
Attualmente la batteria di una piccola auto elettrica costa 15-20 mila euro, in caso di guasto si deve andare solo in concessionaria a sostituire l'intera batteria e non oltre 160 mila km

Magari!!! Sono più le volte che leggo di concessionarie che non sanno neanche dove mettere le mani ed il "semplice" swap di batterie sembra un operazione estremamente complicata. Oggi fortuna si legge già di società come Gruppo Nissan-Renaul e Tesla che sono in grado di operare la sostituzione di MODULI. Certo domani arrivare ad intervenire sulla coppia di Celle che costituisce il modulo sarebbe fenomenale.... anche se a quel punto probabilmente è più il costo della mano d'opera che del pezzo stesso.

Se pensi che nella mia Leaf ci sono 18 Moduli (costo 1100-1200 €) che contengono 9 coppie di celle (costo 130 €ca) sarebbe fantastico.

Replay ha scritto:

500elettrica ha scritto:Anche le batterie dovrebbero essere standard

Beh qui non sono pienamente d'accordo, soprattutto in un mercato che sta facendo forti investimenti sulla ricerca degli accumulatori. La "ricetta" dietro le celle che compongono i moduli dei pacchi batteria è l'elemento chiave che oggi accende la competizione. Più competizione sul mercato vuol dire anche più concorrenza sui prezzi.

Certo ti capisco, naturalmente ho il mio pensiero preciso in proposito, ho sempre un certo timore verso la ricerca spasmodica e competizione fra aziende, naturalmente il fine è strettamente economico, l'ambiente è solo una scusa, tutto il nostro progresso e modernità ha un pesante risvolto della medaglia perchè l'uomo non prevede gli effetti collaterali a lungo termine del suo fare tecnico. Poi per che cosa, se le persone fossero più felici, tutto ciò avrebbe almeno un senso, ma la tecnologia non ha niente a che vedere con la felicità del genere umano.

Interessante il fatto che anche in Europa girino auto con connettore GB/T (ovvero standard cinese) ed ancora di più ci sia un adattatore.
Non gli hai fatto foto?

selidori ha scritto:Interessante il fatto che anche in Europa girino auto con connettore GB/T (ovvero standard cinese) ed ancora di più ci sia un adattatore.
Non gli hai fatto foto?

Volevo farlo, purtroppo erano fissi seduti sul sedile posteriore a presidiare l'attacco, credo di aver inteso che facevano i turni perchè questo adattatore non si ancora al veicolo rischiando sconnessioni indesiderate.

Comunque il prodotto in questione è quello che puoi vedere qua

Grazie anche se il link riporta il connettore CCS e non chademo.
Interessante e dal prezzo popolare, fra l'altro.

selidori ha scritto:Grazie anche se il link riporta il connettore CCS e non chademo.
Interessante e dal prezzo popolare, fra l'altro.

Hai ragione, su amazon l'immagine è più chiara, come vedi poi l'hanno realizzato per trasformare le GB/T sia in CCS2 che in CHADEMO. Ora perchè l'auto con targa Ukraina abbia scelto la ChaDeMo rispetto alla CCS2 più diffusa non ti saprei dire. L'unica idea che mi può saltare in mente e che in Ukraina prima della guerra forse erano più diffuse le vecchie ChaDeMo rispetto alle CCS2 dato che essendo fuori EU non sottostavano alle norme della Comunità Europea.

Secondo me non è stata affatto una scelta del cliente, ma quella che c'era o costava meno.
Intendo dire che se con un adattatore risolvi tutto, il tipo di presa ha meno importanza.
Addirittura anche oggi c'e' gent e che compera la Leaf dove non esiste adattatore pur sapendo che il chademo va diminuendo.

selidori ha scritto:Addirittura anche oggi c'e' gent e che compera la Leaf dove non esiste adattatore pur sapendo che il chademo va diminuendo.

Io sono uno di questi, ho fatto le mie dovute valutazioni ed ho preferito avere 2 auto elettriche nel budget che avevo a disposizione piuttosto che una sola ma allineata agli standard. Di fatto la prima cosa che ho analizzato è che livello di necessità familiari avrebbero coperto e così ad oggi anche se non potessi caricare più con ChaDeMo avrei comunque coperto il 98% della quotidianità annuale e quindi ho accettato "il rischio".

Dimenticate che a questo mondo ci sono i masochisti, quindi tutti i problemi delle auto elettriche + Chademo, se uno vuole veramente farsi del male mi sembra che lo possa ottenere, ma loro lo cercano, gli piace così. Il masochista deve soffrire per poter ottenere una gratificazione.

500elettrica ha scritto:Dimenticate che a questo mondo ci sono i masochisti

Ti ringrazio per il "masochista"

Come scritto sopra, spesso il risultato di determinate scelto è più legato ad una cattiva informazione veicolata dai venditori ai nuovi acquirenti, ChaDeMo è uno dei tanti aspetti che rientra in qusto ambito.