Mercato BEV e PHEV ad Aprile 2023

Dopo un primo trimestre in ripresa, il mercato delle BEV e PHEV ad Aprile ha rallentato pur tenendo un saldo positivo rispetto al 2022, malgrado la presenza degli incentivi

A livello complessivo le BEV si sono attestate a 3996 unità contro le 3071 di Aprile 22. La quota di mercato è rimasta ferma al 3,1%, il che sta a atestimoniare che il rialzo è dovuto semplicemente all'effetto positivo del mercato in generale, post crisi.
Sul quadrimestre si osserva comunque una crescita della quota dal 3,1% al 3,7% con 20.454 immatricolazioni vs. 14.427
A livello di singoli modelli non c’è un’auto a batterie che abbia raggiunto in aprile le 500 immatricolazioni (Model Y si ferma a quota 480, seguita da 500e con  372 auto vendute)
Buon andamento invece delle ibride plug-in, risalite al 4,8% di quota. Bene anche le vendite delle  ibride, al 34,8%.

Io lo considero un risultato positivo in assenza di grandi incentivi il mercato è riuscito a tenere il passo ed il 1Q (primo quadrimestre) 2023 è avanti di quasi 5 basis point all'anno record 2020 che aveva chiuso poco sotto al 3%.

Io sinceramente non sono daccordo.

Il primo trimestre era stato tutto sommato positivo, anche se in buona parte trainato dalle consegne di auto aziendali NLT (soprattutto Tesla model Y )dopo lo stop causato dalla guerra in Ucraina.
Aprile per me è stato alquanto negativo, perchè se è vero che c'è stata una crescita del 30%, questa è in linea con la crescita complessiva dle mercato dovuta al blocco delle commesse.
Manca quindi del tutto un effetto boost dagli incentivi, che ad Aprile 22 erano del tutto assenti e ora ci sono. E questo si vede a maggior ragione dai numeri del segmento A e B, che è quello in teoria più supportato dagli incentivi. In teoria, appunto...

red69 ha scritto:
Manca quindi del tutto un effetto boost dagli incentivi, che ad Aprile 22 erano del tutto assenti e ora ci sono.

Sarei d'accordo se l'entità degli incentivi era quella di un paio di anni fa, ma ad oggi ciò che sta offrendo l'incentivo Nazionale è disincentivante per le BEV ed anzi favorisce il mercato dell'ibrido meglio ancora quello delle PHEV.

In sostanza è come se non vi fossero gli incentivi, qualcosa potrebbe cambiare nelle regioni del nord Italia che hanno ri-attivato le loro piattaforme di incentivo e gli effetti si dovrebbero percepire nei prossimi mei (fin quando dureranno gli esigui fondi)

Se pensiamo che per una Twingo ZE Equilibre base base ci vogliono 25.000 Euro su strada e l'incentivo è 5.000 Euro, mentre se la compri in promo sempre allestimento Equilibre si trova sul mercato a 12,500 Euro chiavi in mano è evidente che anche se l'incentivo sull'elettrico incide di più, al costo finale tra le due alimentaizoni scopri che 1 elettrica = 2 benzina!!!.

Se poi pensi che una ibrida come Fiat Panda ha un incentivo di 4K su 12.500 di acquisto, come dice una nota pubblicità "Ti piace vincere facile" ed ecco che l'ibrido in tutte le sue forme vola rispetto alle BEV!

Ad oggi in testa alla classifica degli incentivi ultra-nazionali troviamo il Comune di Firenze che ha messo sul piatto un ADD-ON di 7500 euro per l'acquisto di una BEV che sommati a quello nazionale con rottamazione porta il contributo a 12.500 (non poco).

Guarda caso comprare una M3 a Firenze è praticamente impossibile perchè si porta a casa chiavi in mano Standard Range con appena 29.000 €!

Sembra che ci sia qualcosa che non faccia decollare il mercato, Voi parlate di costi, anche, ma non solo.

Facciamo un paragone: ho amato la fotografia, il cinema, quando per la prima volta ho sentito parlare di fotografia digitale, non ci credevo, poi una mattina, mi sono svegliato e la fotografia tradizionale a pellicola era sparita, in un attimo, oltre 100 anni di innovazioni, si sono dissolte, persino il colosso delle pellicole non lo aveva previsto ed è miseramente fallito, compresa tutta la maggior parte dei marchi prestigiosi che facevano pagare i loro obiettivi come un automobile, in pochissimo tempo, molte aziende sono fallite o assorbite da marchi che avevano intuito che il futuro sarebbe stato digitale.

Attualmente la fotografia digitale ha sostituito completamente la fotografia a pellicola, cinema compreso (anche se sul cinema ho altre convinzioni, purtroppo il digitale lo ha messo in sofferenza, si è preferito dare i soldi agli attori anziché investire nelle sale, che sono diventate l'anello più debole, pochi stanno facendo come Nolan e la sua scelta di girare in IMAX 15/70, ma questo è un discorso molto complesso che non è possibile trattare qui).

Comunque, le persone hanno capito subito le potenzialità della fotografia digitale, ma non sta accadendo per la mobilità elettrica. Forse è un bene perchè oltretutto manderebbe sul lastrico molte aziende di componentistica, che potrebbero non avere le potenzialità per una conversione così veloce.

Sta di fatto che nonostante gli incentivi, la mobilità elettrica, nella massa, che è quella che conta, stenti a decollare, non è convinta e non c'è desiderio di possedere il nuovo mezzo, come invece era avvenuto per la fotografia digitale.

Come possessore di un auto elettrica posso comprendere lo stato delle cose, ma non le ripeterò qui, non desidero tirare il can per l'aia, dico solo che le persone hanno una testa per ragionare su ciò che fa per loro, non acquistano tutto ciò che gli viene proposto, magari anche con il lavaggio del cervello della TV,  come spesso si è portati a credere, le persone, fanno i loro ragionamenti, sono meno sprovvedute di quel che si possa immaginare, non mi piace sentire che le persone non hanno capito che cos'è un auto elettrica. Io ce l'ho e l'ho capita, comprendo anche le persone che non la vogliono, le loro motivazioni non sono assolutamente da sottovalutare e vanno rispettate...

Per usare una parola inglese, il progresso diviene di massa quando è win-win.
Nel caso dell'auto elettrica non c'è ancora questa percezione e in parte anche per buone ragioni.
Nel tempo la situazione cambierà, ma non mi aspetto che siano tempi brevissimi

Mi piace il progresso, ma il genere umano è portato anche spesso a complicare la semplicità. Più divento vecchio, guardo dove siamo arrivati a forza di progredire, più mi rendo conto che il nulla sarebbe bastato, vedo molte persone infelici, hanno tanto, non hanno niente di ciò che gli serve.

500elettrica ha scritto:poi una mattina, mi sono svegliato e la fotografia tradizionale a pellicola era sparita, in un attimo, oltre 100 anni di innovazioni, si sono dissolte, persino il colosso delle pellicole non lo aveva previsto ed è miseramente fallito

Beh la storia potrebbe essere ancora più assurda... io ho posseduto il primo modello di fotocamera digitale che era a marchio Kodak e poi subito dopo arrivo Fujifilm con il suo modello antagonista. Ancora ricordo che la mia KodakDigit sembrava un cannocchiale e scattava foto da 0,8 Mpix e tutti gli amici amanti della fotografica mi "sgridavano" dicendomi che solo io uomo di tecnologia potevo pensare che il digitale potesse superare la pellicola con tutti gli effetti e le abilità che si potevano ottenere in camera oscura attraverso processi minuziosi.

Kodak credette a queste voci e preferi dare credibilità ai suoi professionisti, fujifilm prese la direzione opposta ed i risultati sono quelli che hai descritto, anche se c'è da dire che Kodak oggi esiste ancora ed è uscita dalla procedura di fallimento ma fa tutt'altro.

Ma il punto focale dell'attecchimento e del boom della foto digitale non è arrivato dalle fotocamere digitali, che sono state "odiate" per lungo periodo, ma dall'ingresso prepotente e dall'intuizione geniale dei prodottori di telefonini che decisero di incorporare fotocamere nell'oggetto di maggior uso quotidiano. Da li il mondo degli obiettivi ha continuato a reggere ancora un po' adducendo che un telefonino non avrebbe mai potuto sostituire la gamma focale di una reflex e che i professionisti avrebbero continuato a documentare tutto solo ed esclusivamente con grandi apparati fotografici. Invece no, il telefonino ha reso agile e leggero il lavoro con una qualità sicuramente inferiore ad una digitale, ma nettamente più veloce e facile da utilizzare e trasmettere. E nel mondo "dell'ultima ora" questo era fondamentale.

Questo per dire che @red ha pienamente ragione quando dice che nel mondo BEV non è ancora scatata la scintilla del win-win ed in questo momento siamo nella fase in cui "la pellicola era meglio della digitale".

Sono realista e ti posso dire che il punto di svolta delle BEV non è ancora arrivato e non è certo che ce la possano fare... oggi ne posseggo 2 ma nulla mi preclude che al loro fine vita io possa virare verso nuove soluzioni o tornare ad una plug-in!

Kodak ha ancora qualche reparto dedicato a settori professionali, qualche mese fa ha prodotto pellicola per Christopher Nolan, su sua specifica richiesta, per la prima volta verrà usata pellicola in bianco e nero su macchine da presa IMAX 15/70, alcune scene del suo film che uscirà il 23 agosto 2023, saranno girate anche in bianco e nero IMAX 15/70, invito i fortunati che viaggiano per il mondo, se dovessero imbattersi in una sala dove proiettano questo formato, entrate, assisterete ad una esperienza indimenticabile, (CANADA Mississauga, Regina, Toronto, -  USA Detroit, Sacramento, San Francisco, Los Angeles, Lauderdale, Indianapolis, New York, - UK BFI IMAX, - AUSTRALIA Melbourne), questo è quello che avrebbe potuto essere il cinema, purtroppo ha preso una strada differente, per non parlare di quello in TV.

Ho usato fotocamere Kodak digitali, le conosco molto bene, ho avuto una DCS760c, macchina molto robusta su meccanica Nikon F5, Kodak trapiantava il sensore di soli 6mp e parti elettroniche, fotocamera scelta anche dalla NASA per la stazione spaziale internazionale, ne avevano in totale 21, a terra per addestramento e sulla stazione, corredate con obiettivi di varie lunghezze focali Nikon Nikkor. ho avuto, (anzi è da qualche parte a riparare), anche una delicata DCS srl/n, sempre su meccanica Nikon, con 14mp ma non destinata ai professionisti. Kodak non aveva l'esperienza per poter costruire un sistema fotografico con tutto il parco obiettivi, non sarebbe riuscita a stare al passo con la concorrenza di Nikon e Canon e smise la produzione.

Purtroppo anche se molto comodi, gli smartphone hanno ucciso la fotografia, un tempo c'erano gli appassionati con le fotocamere, gli obiettivi, conoscevano le regole, gli apparecchi, ora ci sono quattro gatti che fanno foto decenti, tutti gli altri scattano e nulla più.

Come sono esistiti i patiti della fotografia, persone veramente appassionate, con ottimi risultati, esistono gli appassionati di motori, spero vivamente che l'automobile elettrica non spodesti questa gente che ama profondamente le automobili e i motori.

Non so se siamo nella fase "della pellicola meglio del digitale", forse sarebbe più corretto dire che siamo nella fase del "il digitale è più bello della pellicola e mi interessa, ma..."

Sempre più persone apprezzano certi atout dell'elettrico e li vedono come un reale miglioramento, ma mancano i cosidetti fattori abilitanti. Quello che nell'esempio di @replay è stato il telefonino

Con il digitale in fotografia la fase è conclusa e non ci sono ma, non sono un nostalgico, sono una persona pratica, ho toccato con mano la superiorità della fotografia digitale..

In poche parole il digitale ha semplificato tutto, questo è il successo, la qualità si può scegliere, dal telefonino alla reflex (in dismissione) o alle future mirrorless di qualità, ma ci sono anche formati superiori per uso professionale, tutti sono accontentati, nessuna rinuncia, nessun problema, la gente ha avuto benefici.

Due parole per il cinema, purtroppo non sta avvenendo la stessa cosa per il cinema, la tecnologia digitale applicata al cinema, è molto più complicata, le sale sono in crisi, ho visto il declino e mi fa male perchè il cinema è cultura, il cinema è una grande opportunità di riflessione sulla vita, va preservato. purtroppo con l'ingresso del digitale nel cinema, non c'è più il divario fra pellicola e tubo catodico che c'era prima, divario che era quello che attirava le persone nelle sale. C'era già stata una precedente crisi nel cinema negli anni 40-50, con l'avvento dei primi TV, la gente se ne stava a casa, allora il cinema corse hai ripari, inventò una semplice lente che riportò le masse nelle sale, la lente anamorfica. poca spesa enorme successo, il cinema diventò panoramico 1:1,85 - 1:2.35 - senza nemmeno cambiare il formato di pellicola. Nacque poi l'ottimo 70mm, (compreso Ultra Panavision 70 1:2.76), ma giudicarono troppo costoso girare con quelle pellicole, preferirono pagare gli attori fior di quattrini. Ed inevitabilmente siamo arrivati alla crisi del cinema di oggi, con l'avvento del cinema digitale, i proiettori (pessimi) non sono stati all'altezza del cambiamento, la qualità che abbiamo è scadente, oggi con gli schermi domestici si hanno immagini soddisfacenti, chi ce lo fa fare di recarci in una sala se dobbiamo vedere peggio? Il cinema doveva semplicemente evolvere da 35mm a 70mm e oggi in IMAX 15/70 sino a quando non ci fosse stata la tecnologia giusta digitale, sia in ripresa, che in proiezione. Il digitale va bene per la TV

Ecco allora che comprendiamo che cosa determina il successo delle cose, se qualcosa non fa successo, significa che le persone non hanno tutti i benefici che si aspettano.

Le auto elettriche, evidentemente, non hanno tutte le caratteristiche che le persone si aspettano e che sono state ripetute mille volte, sono vere, non è ignoranza, le persone non vogliono altri azzi, ne abbiamo già parecchi.

500elettrica ha scritto:
Le auto elettriche, evidentemente, non hanno tutte le caratteristiche che le persone si aspettano e che sono state ripetute mille volte, sono vere, non è ignoranza, le persone non vogliono altri azzi, ne abbiamo già parecchi.

Le BEV Odierne sono ottimi prodotti ma non per tutti e non per tutte le esigenze e questo fa si che rimangano di nicchia.
Se la stragrande maggioranza dei veicoli privati odierni sosta e vive per strada, l'attuale assenza di una infrastruttura adeguata ne limiterà sempre la diffusione. Non è poi così differente dall'avvento dell'auto termica rispetto alle carrozze a cavallo, che in assenza di reti di distributori per i rifornimenit rimaneva relegate ad ambiti ben definiti.

Certo, proprio ieri ero in un grande ospedale Milanese, davanti ho notato con piacere che hanno installato 10 stalli per la ricarica dei veicoli elettrici, un grande cartello che le pubblicizzava, un citofono con la sbarra per poter accedere all'area, tutto molto carino, naturalmente non ho nemmeno suonato perchè tutto occupato e con la solita ricarica a 11 kW.

Venendo da fuori, una caricata mentre sbrigavo le mie faccende sarebbe stata utile, ho dovuto parcheggiare nell'enorme autosilo, facendo fatica a trovare un posto libero fra le centinaia di migliaia di auto che ogni giorno stazionano in questo Ospedale. Considerando i tempi stretti che avevo, la prossima volta andrò con la termica oppure con un cavallo.

500elettrica ha scritto: :non ho nemmeno suonato perchè tutto occupato e con la solita ricarica a 11 kW.

Venendo da fuori, una caricata mentre sbrigavo le mie faccende sarebbe stata utile, ho dovuto parcheggiare nell'enorme autosilo, facendo fatica a trovare un posto libero fra le centinaia di migliaia di auto che ogni giorno stazionano in questo Ospedale.

Qui io prendo sempre ad esempio il modello francese con il quale mi sono trovato a che fare più volte. 10 colonnine da 22 kWh hanno un senso in una struttura così grande per chi sa di doversi fermare un tempo limitato a qualche ora per fare un biberonaggio come si deve. Poi se nell'autosilo mettono a disposizione normali prese a 16A o 10A chi lavora o ci deve trascorrere settimane se non lunghissime giornate, sa che ovunque vada a parcheggiare nell'enorme autosilo si ritroverebbe con un punto di ricarica a bassa tensione da 2-3,5 kWh che in 10h di sosta o più gli garantirebbe il suo 80% se non di più.

10h di sosta a 10A sono 22 kWh prelevati e forse circa 19-20 kWh immagazzinati che se li pensiamo rapportati ad un consumo medio significa qui 100-130 km di percorrenza in più. Un raggio più che sufficiente per il 99% dei guidatori che si recano in ospedale. Le 10 postazioni da 22 kWh diverrebbero immediatamente più usufruibili ed anche chi a una plugin non le andrebbe più ad occupare dato che per questo modello di auto avrebbe poco senso. Anzi in molti parcheggi francessi le PlugIn non sono autorizzate ad usare le colonnine a 22 kWh in presenza di punti di ricarica in bassa tensione.

Nei parcheggi più piccoli non ho mai trovato meno di 12 prese per piano interrato! In Italia siamo lontani da questa mentalità e continuiamo a pensare al rifornimento da 5 minuti del carburante fossile, mentre se i normali tempi morti di sosta dell'auto che ha sempre e comunque fossero sfruttabili in bassa tensione, il problema si risolverebbe quasi spontaneamente.

Come hai già citato più volte, per determinare un minimo riscontro degli automobilisti per avvicinarsi a questa mobilità, sono necessarie le infrastrutture di ricarica (meglio prima di vendere le auto), che coprano anche le autostrade, sarebbe già un passo importante ma non basterebbe, spesso infatti si legge che ci sono problemi condominiali enormi per poter caricare l'auto elettrica nel box condominiale. Proprio stamattina leggevo di un tizio disperato che ha acquistato un veicolo elettrico senza prima chiedere il permesso all'amministratore e agli altri condomini ed è stata bocciata la richiesta di poter caricare l'auto nel box condominiale. Se la maggioranza dice no e ci sono scontri, fine del quieto vivere fra condomini, sempre che ci sia e i rapporti non sono già deteriorati, perchè ho amici che sono prossimi all'esaurimento a causa dei vicini di pianerottolo..

Spesso vivendo in condominio, nascono anche invidie personali, dispetti, figuriamoci se danno il permesso, purtroppo non siamo in quel mondo che ci raccontavano i nostri genitori quando eravamo piccoli. Probabilmente si dovrà mettere di mezzo un avvocato e se tutto sarà risolto con la forza, successivamente dovrà intervenire un elettricista professionista con i relativi costi di adeguamento impianto e certificazioni di conformità.. (è bene sapere che mettendo di mezzo un avvocato contro gli altri, con cui dovrete condividere l'immobile forse per tutta la vita, si metterà in moto una guerra dai risvolti raccapriccianti).