"Sull'auto elettrica l'aria europea è girata anche grazie all'Italia"

Riporto un estratto dell'ultima intervista al ministro Urso e l'idea dell'esecutivo circa l'auto elettrica.

Non mi sembra una bella situazione per chi in questi mesi deve decidere se ivnestire qualche decina di migliaia di euro nell'auto elettrica:

«Già negli ultimi dossier affrontati nelle varie sedi Ue è cresciuto l'asse di coloro che, come l'Italia, riteneva questa politica ideologica assolutamente contraria agli interessi industriali e occupazionali della stessa Unione».
«Gli ultimi dossier sono passati per un soffio con una opposizione che via via sta diventando maggioranza. E tanto più lo sarà con le elezioni del 2024 quando è verosimile che nell'Europarlamento le forze contrarie a questa visione ideologica saranno ben più rappresentative. L'Italia si è imposta e tanti altri Paesi ora condividono ciò che noi, per primi, avevamo subito affermato».
Come vede il futuro?
«Bisogna mantenere la possibilità, per un certo periodo, di produrre e vendere auto e-fuels, ma anche bio-fuels, e qui Eni sta facendo passi da gigante. E ciò in attesa che l'elettrico diventi più efficiente e accessibile».

Avete avviato un tavolo con Stellantis con l'obiettivo preciso di far crescere la produzione in Italia.

«Ritengo sia sempre più sostenibile il nostro progetto per far sì che aumentino gli investimenti in ricerca, modelli innovativi, anche elettrici, allo scopo di aumentare rapidamente la produzione, tutelando la filiera italiana con i suoi forti livelli occupazionali e orgoglio del Made in Italy».

Quando prevede l'intesa con Stellantis?

«Si stanno definendo gli ultimi aspetti del piano da sottoscrivere; mi auguro entro il mese, per dare subito avvio a quel tavolo Stellantis in cui sarà possibile definire l'accordo di sviluppo tra governo e azienda, con la partecipazione dei sindacati, di Anfia e delle Regioni che ospitano gli impianti del gruppo. C'è una tendenza da invertire: da 20 anni la produzione di veicoli in Italia si è notevolmente ridotta. Sono ottimista».

Anche gli altri Paesi, dove si trovano le fabbriche del gruppo, stanno premendo per avere più modelli.


«Questo accordo di sviluppo avrebbe dovuto farlo il governo testimone della nascita di Stellantis. Oggi si fa quello che si sarebbe dovuto dare qualche anno fa, ma che altri governi hanno già attuato. Con il collega francese, il ministro Bruno Le Maire, c'è sintonia nel voler convincere l'Ue sulla necessità di tutelare l'industria europea».

Con quali azioni?

«Per esempio, abbiamo siglato con altri sette Paesi, tra cui la Francia, una lettera sull'Euro 7 che, come è stato concepito dalla Commissione, è irrealizzabile e non sarà mai realizzato, soprattutto dopo le dimissioni di Timmermans. La sua delega è stata assegnata ad altri commissari che credo abbiano una visione meno ideologica».

Intanto i cinesi...

«Mi aspetto che arrivi, a breve, una misura commerciale a tutela delle imprese, del lavoro e degli standard ambientali verso chi non risponde alle stesse dinamiche e fa concorrenza sleale».

I rapporti di forza nell'Ue?

«Con Le Maire mi sento spesso, ma anche con il tedesco Robert Habeck. Italia, Francia e Germania sono i Paesi big dell'auto nell'Ue».

In Italia si attende la razionalizzazione degli ecobonus, affinché siano resi più funzionali.

«La rimodulazione avverrà entro l'anno, proprio per sostenere la produzione italiana. È tra i temi dei tavoli in corso».

I pezzi importanti delle auto elettriche vengono realizzati in Asia. E lo saranno per molti anni a venire.

La mia auto ha Batterie Samsung, sistema di intrattenimento, Harman, che fa parte del gruppo Samsung.

Uso, bah. Al momento in Europa i sovranisti sono in minoranza e non toccano palla.
Vedremo dopo il 24

Senza entrare nel merito de discorso politico credo che sicuramente i componenti dell’esecutivo italiano non hanno assolutamente coscienza della materia di cui intendono decidere le sorti dell’Italia

Personalmente tra le righe non vedo un reale interesse per la realizzazione di una strategia finalizzata alla transizione ecologica, ma più che altro la ricerca di consenso e voti. Il fulcro è qui, la politica vuole semplicemente assicurarsi il voto e che poi lo faccia cavalcando ideologie distorte pur di ottenere cioò che interessa non ha importanza.

Personalmente credo che qualsiasi tentativo di IMPORRE qualche cosa con norme e leggi che vada a ledere il libero arbitrio produce effetti devastanti. Se vuoi portare a casa il risultato, devi far si che ciò che vorresti imporre con le leggi, diventasse oggetto del desiderio del popolo. (Ma credo che sia troppo fine come policy)

Per inquarare bene il problema è importante inquadrare i numer i dell'Europa sull'automotive:

> 7% del PIL dell'EU
> 14,6 milioni di persone impiegate tra diretto ed indotto (6,7% dei lavoratori EU)
> 440 miliardi€ /anno il gettito fiscale
> 196 Impianti produttivi in EU così ripartiti per le sole auto:
>>25 Germania
>>13 Francia
>>11 Italia
>>9 Spagna
>>8 Polonia
>>6 Repubblica Ceca

Praticamente se guardiamo questa classifica e sfiliamo la Spagna, abbiamo fatto esattamente la cordata di paesi che ha votato contro la vendita di auto elettriche dal 2035.

Il tema della perdita dei posti di lavoro è una bufala a mio avviso e nulla più, quesot perchè nella rapida evoluzione a cui è soggetto il mondo oggi è normalissimo che alcuni mestieri scompaiano ed altri nascano e la capacità di riconversione ed adattamento che garantisce la sopravvivenza e non è più possibile pensare faccio una cosa e dura per tutta la vita.

In linea generale, pur guidando oggi un auto elettrica, non ho mai creduto che la transizione passasse per il parco auto elettrico, questo perchè il ricambio autoveicolare è troppo lento e sostituire tutti i veicoli circolanti in europa richiederebbe più di 2 secoli allo stato attuale. Se in 50 anni abbiamo triplicato le emissioni inquinanti da motori a scoppio privati, pur avend ridotto del 70% le emissioni in quinanti con il progresso della tecnologia è evidente che la differente velocità tra la crescita del'inquinamento e la potenziale riduzione delle BEV è un utopia.

Se utopicamente andassimo a letto questa sera e ci svegliassimo domani mattina con tutte auto elettriche con un infrastruttura pronta e funzionante tanto da non far avvertire la differenza con le termiche di oggi, quale sarebbe il risultato CO2eq nel mondo dopo le prime 24h di circolazione?

Risposta, il mondo istantaneamente avrebbe incrementato di almeno il 320% l'inquinamento per via del costo di smaltimento del vecchio e di produzione del nuovo.

probabilmente è come la pensi e difatti ho scritto che l'esecutivo non consoce la materia
Sicuramente l'esecutivo non lascia libero arbitrio al mercato .
Sta facendo di tutto per scoraggiare gli indecisi . Oggi le BEV le comprano principalmente benestanti e persone che di solito già cambiavano di sovente l'auto

Per ogni auto elettrica che si vende, una parte considerevole di soldi va in Asia, questa è la strada che non si può percorrere in massa, devasterebbe l'Europa che non avrebbe più soldi non solo per acquistare le auto elettriche ma anche per tutto il resto. Le auto sono una delle poche cose che ci sono rimaste e che costruiamo in Europa, tolte quelle, qui a che cosa ci dedichiamo?

Replay e Red69, ipotizzano una conversione, fabbriche qui, di batterie e tutto quello che serve, credo che oltre a costare il doppio, ci siano difficoltà che non lo permettono, brevetti, difficoltà tecniche, materie prime, inquinamento. Altrimenti lo avrebbero già fatto, tuttavia forse Tesla costruirà uno stabilimento di batterie in Europa per le proprie auto, ma sarà una collaborazione con Panasonic. Sempre Asia è.

certamente la materia è complessa .
di sicuro le motivazioni che spingono il nostro come altri governi a disincentivare le BEV non sono quelle meramente tecnologiche come vogliono far sembrare.
E' chiaro a tutti che la scelta è dettata da interessi nazionali.

500elettrica ha scritto:Per ogni auto elettrica che si vende, una parte considerevole di soldi va in Asia, questa è la strada che non si può percorrere in massa, devasterebbe l'Europa che non avrebbe più soldi

Permettimi di dire che questa è una distorsione mediatica della realtà, ti assicuro che il sistema finanziario mondiale non ha tali equilibri. Già oggi che scriviamo e da diversi anni in verità la Cina è la Nazione a livello planetario che esporta di più. La sua economia è basata principalmente su questo, ma è anche cosciente che il suo mondo sta cambiando e questo non potrà durare all'infinito e sta evolvendo anche a livello economico finanziario e con lei la sua gente.

Le auto elettriche ed i loro powertrain rappresentano un infinitesima parte di ciò che già oggi la Cina fornisce la mondo. Parlando unicamente di batterie hai idea di quante ne stiamo utilizzando e ne buttiamo ogni giorno? Fermati un minuto, prendi un foglio di carta e scrivi un elenco di 10 cose in casa tua ed al lavoro che fanno uso di batteria, scoprirai che ci metti un attimo.

La Cina sta crescendo in modo estremamente veloce nel settore automotive e ti dovessi dire ha dei prodotti molto validi a casa loro, ma per loro non è facile arrivare con un auto intera in Europa, qualcuno ci sta provando come SAIC Motor che ha acquistato per un "pugno di dollari" la Storica Morris Garages, più conosciuta come MG che è un marchio inglese passato tra mille vicissitudini. La gente ora compra MG perchè la sente una marca Europea, ma non si informano e scoprono solo dopo, anche al semplice momento di un tagliando, che non esiste un assistenza capillare sul territorio, un post-vendita, una rete, etc, perchè tutto viene da fuori.

E' particolarmente divertente leggere sul nuovo sito MG una frase come:

"Il focus di MG Motor Italy è dedicato principalmente ai nuovi modelli MG che stiamo lanciando sul mercato. Se sei un possessore di un veicolo MG antecedente agli attuali modelli, il miglior suggerimento che possiamo darti è di provare a contattare il concessionario dove hai acquistato la vettura."

In buona sostanza non credo che intere auto elettriche arriveranno in massa in Europa perchè prima necessitano di una infrastruttura di supporto che non può risiedere in Cina, nessuno accetterebbe questo compromesso, oltre al fatto che spostare auto prodotte in Cina in Europa già lo vediamo oggi ha un costo non trascurabile, tanto da incidere anche per il 40% tra tasse, dazzi e certificazioni di importazione sul bene. Dalla Cina si continuerà a comprare componenti come il pacco batteria, ma questo rappresenta una piccola percentuale del veicolo come materiali ovviamente.

Altre componenti dove l'EU è campione continuerà a produrli qua: Telaio, Sospensioni, Assali, Sistemi Sterzanti, Impianti Frenanti, Pneumatici e tutto ciò che riguarda l'estetica.

Per i motori elettrici la tecnologia è qui da 150 anni, ABB Svizzera, Siemens Tedesca ed altri grandi marchi. Ovviamente il mercato si sposta e quello che dico è che le azienda non possono imparare a fare una cosa e pensare di portarla avanti per millenni, ma devono avere una capacità di adattamento.

In conclusione siamo nel mercato globale e se vuoi sopravvivere dei avere capacità di adattamento, il concetto di mercato locale o mercato chiuso è quasi del tutto scomparso.

Innanzitutto io sto parlando dell'Asia e non della Cina che è solo uno dei paesi dell'Asia, comunque sia, aspetto che mi mostri la marca di batterie per automobili elettriche fatte in Italia o Europa, oppure progetti di aziende che desiderano aprire fabbriche di batterie, Visto che credi di sapere tutto, i componenti per motori e inverter dove vengono realizzati? Stiamo aprendo fabbriche di questi componenti oltre che a limitarci ad assemblare qualche pezzo? Se sai i nomi di fabbriche a controllo totalmente Europeo, di componenti importanti per auto elettriche qui in Italia o se preferisci in Europa, mi piacerebbe conoscere questi progetti e i loro nomi precisi.

gianry ha scritto:«Bisogna mantenere la possibilità, per un certo periodo, di produrre e vendere auto e-fuels, ma anche bio-fuels, e qui Eni sta facendo passi da gigante. E ciò in attesa che l'elettrico diventi più efficiente e accessibile»

Di questo ne sono convinto anch'io ma, per un brevissimo tempo.

Le batterie al litio stanno facendo passi da gigante e c'è una notizia nuova di un forte sviluppo in questo contesto con una cadenza quasi mensile.
La maggior parte è anche "fuffa" ma qualche notizia è più impattante delle altre, come per esempio questa:

Riassunto:
Il fisico Jeff Dahn è riuscito a modificare una batteria al litio con chimica NMC lavorando sulla grafite sintetica rendendola più raffinata.
Risultato?
Una batteria da più (oltre) 10.000 cicli a 1C degrado 5% dopo 4,8 anni di cicli anche a 40°C.
A 4C si hanno comunque tanti cicli. Insomma, è una batteria dalla longevità infinita.

Tradotto con qualche numero:
Anche se una batteria "limitata" che garantisce anche solo 200km reali, con questo numero di cicli significa che può durare tranquillamente oltre 2 milioni di km (oltre)

gianry ha scritto:«Per esempio, abbiamo siglato con altri sette Paesi, tra cui la Francia, una lettera sull'Euro 7 che, come è stato concepito dalla Commissione, è irrealizzabile e non sarà mai realizzato, soprattutto dopo le dimissioni di Timmermans

Esattamente.
L'euro7, così come è stato concepito, è solo frutto di una fantasia inutile da parte di qualche politico disconnesso con la realtà.
E infatti un recente articolo, suggerisce che effettivamente un'idea del genere non verrà realizzata mai
https://www.ilmessaggero.it/economia/news/auto_euro_7_quando_bisognera_usarle-7648190.html
Attenzione, è un bene che non venga realizzato così per come è stato concepito perché è irrealizzabile anche per le vetture elettriche dato che prevede norme molto stringenti anche sotto il profilo della sicurezza informatica quindi ricade anche sulle normative che regolamentano le elettriche e non solo le termiche.