Miti, Falsi miti e tabù dell'auto elettrica

Vorrei condividere una una mia personale lista di miti e tabù sulle EV da parte degli stessi proprietari di EV.
A questo proposito riprendo e integro precedenti discussioni (in questo ed altri forum). L'intendo non è quello di mettere l'accento su percezioni un po distorte che si hanno o all'esterno o all'esterno di questo mondo

1. L'EV SI ROMPE MENO DEL TERMICO
Questo falso mito nasce dalla considerazione che i costi di manutenzione ordinari sono più bassi, ma non c'è alcun evidenza statistica sulla durata effettiva dell'auto nel lungo periodo.
Se da un lato va detto che non c'è ancora un campione rappresentativo di EV in giro, dall'altro stiamo riscontrando i primi inconvenienti più o meno riccorrenti tipici delle EV (caricatore, climatizzazione, etc)

2. L'EV NON INQUINA
Il più grande tabù dei proprietari di EV, per i quali è dura ammettere che anche un EV inquina.
Ammettiamolo, chi tra i proprietari di EV non si è mai lasciati prendere dell'entusiasmo al punto da dire "beh, però io non inquino" e a dire il vero anche il marketing delle case ci ha giocato sopra, se consideriamo molte elettriche di chiamano ZE (che sta per ZERO EMISSIONS).
Anche il legislatore pala di "auto ad emissioni zero, il che è formalmente corretto, ma quanto meno fuoviante, se si considera che il processo di produzione dell'auto, quello di smaltimento e quello di produzione di buona parte dell'emergia di cui vanno ghiotte è energivoro

3. MEGLIO AFFIDARSI A CASE EUROPEE CHE POSSONO GARANTIRE MIGLIORE ASSISTENZA
Clamoroso falso mito a cui si è creduto. Le cas europee stanno dimostrando poca esperienza e approssimazione nella gestione dei casi in cui l'assistenza è stata chiamata in causa, a meno che non si tratti di problemi non relativi a parti elettriche

4: L'EV E' PIU' CONFORTEVOLE DEL TERMICO
Forse il falso mito più clamoroso, generato dal fatto che acquirenti di EV che provenivano da termici datati hanno scambiato il progresso dell'auto per progresso delle EV.
Ora l'EV ha di suo il vantaggio che il cambio non c'è di sicuro, ma qui basta un doppia frizione ormai comune anche in auto di classe media. Il resto lo fanno sospensioni ed insonorizzazione e su questo fronte, tra quelle che ho provato, solo le Q4/etron si difendono benino, ma alla stregua di una Q3/5 termica e posso immaginare che anche le mega mercedes BEV di ultimissima generazione facciano altrettanto, ma siamo sopra i 100k. Senza considerare il range anxiety che di per se può essere fonte di stress

5. LE EV SONO PERICOLOSE IN QUANTO POSSONO INCENDIARSI
Clamoroso falso mito alimentato dall stampa, ma smentito dai numeri. Le EV hanno un rischio di incendiarsi molto minore delle termiche

6 IL COSTO DI GESTIONE DI UN EV E' PIU' BASSO DI QUELLO DEL CORRISPONDENTE TERMICO
Qui, lo dico in premessa, si tratta di un falso mito a metà, in quanto in certi contesti il BEV può vincere in termini di costi
Facendo però un analisi sulla base del costo complessivo su kilometraggi medio bassi la proporzione può facilmente rovesciarsi a causa del costo di acquisto elevato
E' senz'altro un falso mito la ricarica gratis, a meno di ben circostanziati casi di benefit aziendale, intendo una azienda che ti da la possibilità di caricare gratis per tutto il tempo in cui si sta in azienda tutti i giorni lavorativi dell'anno (ma daltronde ci sono aziende che ti pagano anche la benzina, se è per questo...)

7 L'ESPERIENZA DI RICARICA E' UN FATTORE LIMITANTE PER L'ESPANZIONE DLE MERCATO DELLE EV
I problemi di ricarica sono tabù per gli utenti elettrici più entusiasti.
In realtà la ricarica è sempre stato e purtroppo è ancora un fattore limitante per lo sviluppo di questa forma di mobilità
La scarsa disponibilità di infrastruttura, i frequenti mafunzionamenti, i tempi oggettivi di ricarica e lagiungla di operatori e tariffe, possono rendere l'esperienza di ricarica alquanto scomoda. Il tutto paragonato al servizio offerto sulle termiche dove, pagando si può anche non scendere dall'auto e gestire tutto in 5 minuti di orologio

In linea di massima hai toccato i punti più importanti e anche in modo onesto, sembra scontato ma normalmente i possessori di veicoli elettrici sono accecati nel momento in cui vengono in possesso di un auto elettrica, io quando parlo con loro, sono esterrefatto per il loro credo, li guardo fieri che si stimano come se stessero partendo per un viaggio spaziale a bordo di un'astronave, forse sono convinti che il loro veicolo, grazie ad un futuro aggiornamento OTA, potrebbero davvero prendere il volo.

Intendiamoci. Io ho fatto 22.000 km in 9 mesi con un'auto elettrica girando in lungo e largo l'italia e anche un pezzettino di Europa. 
Si può fare 
Ma non ho la pretesa di pensare che ho salvato il mondo e ho dovuto accettare qualche compromesso

red69 ha scritto:1. L'EV SI ROMPE MENO DEL TERMICO

Va detto che spesso nei discorsi che affronto sull'argomento il fatto che una Tesla non abbia una manutenzione programmata e che altre EV abbiano una manutenzione ridotta, per qualche strano motivo fa scattare un parallelo nella mente di molti con l'idea minore manutenzione = maggiore affidabilità = zero guasti.

Per avere qualche dato statistico ci viene in aiuto l'ADAC Tedesco che è l'ente che si occupa del soccorso stradale da loro e che ogni anno pubblica i dati sugli interventi e le auto più colpite da questa estrema necessità. Dal 2023 ADAC ha iniziato ad includere anche le auto elettriche nel report, dato che vi erano auto elettriche di almeno 3 anni di età che circolavano in un uso similare a quello delle auto termiche anche su lunghe percorrenze. [Fonte: report ADAC ]

La cosa sorprendente che accomuna elettriche e termiche dal 1967 è che la prima causa di panne delle auto resta la batteria dei servizi (circuito elettrico in bassa tensione). Solo di recente Tesla ha deciso di eliminare le vecchie batterie al piombo per batterie al Litio. Il report di per se però sembra confermare con i numeri che le auto elettriche subiscono meno guasti (4,9 Guasti ogni 1000 veicoli) rispetto alle termiche (6,9 Guasti ogni 1000 veicoli) confermando l'idea che la struttura più semplice ed il minor numero di componenti in gioco delle BEV determinino di fatto un vantaggio in termini di affidabilità.

red69 ha scritto:2. L'EV NON INQUINA

Corretto quanto scrivi, un impronta ecologica si deve calcolare dall'estrazione dei materiali per la costruzione a quando l'auto ritorna al suo stato di materia prima dopo l'intero ciclo di vita. Il legislatore si sofferma sul libretto di circolazione solo all'aspetto legato alle emissioni in fase di circolazione.

Oggi al momento zero un EV inquina molto di più di una termica, ma proprio in virtù del suo ordine di marcia che recupera velocemente e dopo pochi anni di utilizzo diventa più ecologica dell'equivalente Termica.

Un semplice esempio lo possiamo fare confrontando le nostre Twingo Elettriche con la equivalente termica 1.0cc ancora in vendita:

Twingo SCE 1.0 65cv = 7,2 tCO2eq Fabbricazione + 17,2 tCO2eq per 100.000 km d'uso + 0,6 tCO2eq Smaltimento
TOT 25 tCo2eq
Twingo ZE 82cv = 11,1 tCO2eq Fabbricazione + 4,1 tCO2eq per 100.000 km d'uso + 0,7 tCO2eq Smaltimento
TOT 15,9 tCo2eq
[Fonte: Paul Scherrer Instituts]

Ed il confronto è stato fatto ipotizzando di non usare corrente green per alimentare l'auto elettrica altrimenti il valore d'uso sarebbe quasi la metà, si perché l'auto elettrica comunque inquina anche se fosse caricata sempre da Fotovoltaico, questo perché gli pneumatici, i dischi dei freni, le pasticche e le parti di vernice e plastica sono soggette a deterioramento e rilasciano in ambiente agenti inquinanti.

L'auto elettrica è comunque più ecologica della termica una volta sfondato il muro dei 30.000 km ca. per questo modello i più grandi richiedono percorrenze quasi doppie.

red69 ha scritto:3. MEGLIO AFFIDARSI A CASE EUROPEE CHE POSSONO GARANTIRE MIGLIORE ASSISTENZA

Beh diciamo che questa è un punto dolente delle EV Europee e non, dove essendo ancora un mondo di nicchia qui in Italia l'assistenza sul problema non comune diventa un calvario. Però va detto anche che le grandi case europee almeno anno un punto assistenza a cui rivolgersi anche se nel 99% dei casi non sono formati, i grandi marchi esteri che non hanno rappresentanza in Italia invece è molto peggio, non sai proprio a chi rivolgerti. Già si leggono in giro casi di MG (che non è più inglese ma cinese) che per un paraurti da verniciare sono 6 mesi che sono in giro alla ricerca perché non esiste neanche un punto vendita autoricambi!

red69 ha scritto:4: L'EV E' PIU' CONFORTEVOLE DEL TERMICO

Concordo, anzi mi sono sempre posto il problema del perché su un auto termica se c'è il cambio automatico molti automobilisti italiani lo pongono come primo problema per NON ACQUISTARLA, mentre sull'elettrico tale aspetto passa in ultimo piano!  

red69 ha scritto:5. LE EV SONO PERICOLOSE IN QUANTO POSSONO INCENDIARSI

Il NTSB Americano ha dimostrato proprio di recente ed in modo sorprendente che invece le auto più soggette ad incendi sono le Ibride che rispetto alle termiche pure hanno un rischio pari al doppio, mentre le EV sono risultate ben 60 volte meno soggette delle termiche a tale evento.

red69 ha scritto:6 IL COSTO DI GESTIONE DI UN EV E' PIU' BASSO DI QUELLO DEL CORRISPONDENTE TERMICO

Il vero problema è che la gente una volta che paga gli interessi per l'acquisto dell'auto se ne dimentica e non li considera più nel costo di gestione, mentre l'ammortamento è la parte con l'incidenza maggiore nella vita di un veicolo. Ovviamente più km fai più si diluisce e quindi rientri prima.
Diciamo che un auto elettrica senza incentivi se ci fai 150.000 km e la tieni 10 anni (percorrenza e possesso medi italiani), praticamente ci vai a pari con una termica, ma se costassero uguali allora avresti il vantaggio del gap iniziale di prezzo.

red69 ha scritto:7 L'ESPERIENZA DI RICARICA E' UN FATTORE LIMITANTE PER L'ESPANZIONE DLE MERCATO DELLE EV

Diciamo che sul termico l'operazione è veramente a prova di incompetente e puoi pagarlo anche in contanti, mentre sull'elettrico è necessario avere un minimo di cultura informatica ed il possesso di una carta di credito nella maggior parte dei casi, fatto non poi così scontato dato che il numero di italiani in possesso di una carta di credito è solo una piccola percentuale rispetto a quelli che posseggono una patente.

Un chiarimento mi sembra necessario sul punto 1.

Due elementi vanno tenuti in considerazione:

a) numero di guasti in valore assoluto

b) costo/tempo medio di riparazione

Riguardo ad a) sebbene statisticamente è verosimile che un EV abbia meno rotture in quanto meno complessa, non è ancora assodato che la difettosità sia minore. Si sono infatti osservati dei casi di usura precoce di componenti quali compressore AC, caricatore di bordo, etc, in alcune EV, ma verosimilmente non tali da superare la difettosità di una termica o peggio di una ibrida

Riguardo al punto b) appare invece evidente che il costo di riparazione di una EV, in caso di malaugurati problemi alle componenti ad alta tensione è tale da affossare il più ottimistico dei business case

red69 ha scritto:Un chiarimento mi sembra necessario sul punto 1.
Due elementi vanno tenuti in considerazione:
a) numero di guasti in valore assoluto
b) costo/tempo medio di riparazione

Anche sull'articolo di cui ho postato il link si legge che oggi sono entrati in graduatori i primi veicoli elettrici perchè hanno superato le 5000 unità sul mercato tedesco ed i 3 anni di vita sul mercato, ma che questi dati per ora evidenziano una minor difettosità su modelli "giovani". Dall'esperienza maturata dal 1967, cioè da quando hanno iniziato a raccogliere questi dati, la difettosità di un auto si inizia a manifestare con il passare degli anni.ed infatti i modelli termici con 7-8 anni mostrano un netto incremento dei problemi. Diciamo che tocca aspettare almeno altri 5 anni per vedere dati più esaustivi.

Inoltre ipotizzano che la minore difettosità dei modelli "giovani" probabilmente è dovuta anche ad una maggiore attenzione nella qualità produttiva di un prodotto che è da considerare ancora molto di nicchia e questo può generare dei problemi nella gestione dei difetti sulla rete di assistenza proprio per quanto menzionavi sul punto b.