Mercato BEV e PHEV a Giugno 2023

Il mercato auto nel suo complesso a Giugno ha registrato un +9,2%. Meglio il dato del semestre (+23% rispetto allo stesso periodo del 2022).

Per il comparto BEV a Giugno si è registrata una flessione dello 0,5%, con 6.159 immatricolazioni.
ma in compenso si è registrato un +30,8% a livello del semestre con una quota di mercato del 3,9% (nel 2022 al 3,6%). In numeri assoluti 32.831, mentre nel 2022 erano ferme a 25.092

Le PHEV, invece, terminano i primi sei mesi con un +6,5% al 4,7% di quota (nel 2022 erano andate meglio, in proporzione, attestandosi al 5,4%).
A Giugno ci sono state 7.539 vetture PHEV immatricolate (nel 2022 furono 7.077). Il conteggio del periodo gennaio-giugno del 2023 tocca quota 39.753 (circa 2.500 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.


A livello semestre le Tesla spopolano, con oltre il 30% della quota di mercato, mentre i segmenti A, B e C soffrono malgrado il ritorno degli incentivi.

Le auto elettriche più vendute in Italia nei primi 6 mesi del 2023
Tesla Model Y 4.833
Tesla Model 3 3.241
Fiat 500 elettrica 2.870
smart fortwo 2.437
MG 4 1.235
Renault Twingo 1.170
Renault Megane 1.128
Peugeot e-208 1.057
Audi Q4 e-tron 968
Dacia Spring 935

Il mercato delle elettriche è stagnante, avanti di questo passo, la transizione completa (sempre che sia possibile) a favore dei veicoli elettrici avverrà fra centinaia di anni.

L'unico commento che si può fare è complimenti a Tesla, con il solo passaparola di clienti soddisfatti, sta ottenendo risultati molto buoni, il cliente è la vita dell'azienda, questo concetto elementare non viene interiorizzato dalla maggior parte di chi produce un bene. Se anche gli altri si fossero svegliati a fabbricare veicoli con caratteristiche accettabili, probabilmente qualche auto in più si sarebbe venduta. Mi chiedo soltanto come le case automobilistiche possano reggere e tenere in piedi catene di montaggio vendendo quattro veicoli.

Il mercato è in effetti comatoso per i segmenti fino al C, mentre comincia a diventare interessante per i segmenti superiori.

Tesla se la giocherà soprattutto sul piano dell'affidabilità, perchè se al momento la dovessi giudicare solo per il rapporto prezzi/prestazioni allora non ce n'è per nessuno

Diciamo che sul piano dell'affidabilità dei veicoli elettrici in generale, non sappiamo ancora abbastanza, la tecnologia è troppo giovane per poter stilare classifiche, quindi sarebbe consigliabile con questa mobilità usufruire di auto a noleggio lungo termine, ormai il futuro non è più possedere un auto di proprietà se non roba piccola, gestibile.

500elettrica ha scritto:Il mercato delle elettriche è stagnante, avanti di questo passo, la transizione completa (sempre che sia possibile) a favore dei veicoli elettrici avverrà fra centinaia di anni.

Concordo, infatti quando parlo che la transizione non fa in tempo neanche a vederla mia figlia di 5 anni quando smetterà di guidare, o affermo che ci vogliono almeno 150 anni italiani per arrivare a situazioni di mercato simili a quelle della Norvegia, a volte qualcuno mi guarda e mi risponde che ho un pensiero "alieno" e non sono capace di vedere i cambiamenti. Io sono realista e mi baso sui fatti, mentre purtroppo in questo mondo ci sono molto idealisti e anche molti disinformati.

500elettrica ha scritto:Mi chiedo soltanto come le case automobilistiche possano reggere e tenere in piedi catene di montaggio vendendo quattro veicoli.

Semplicemente come si fa per tanti modelli di nicchia, quando c'è un ordine si crea uno slot in catena di montaggio, si fa il pezzo o 2 richiesti dalla clientela e lo si consegna con tempi biblici. Si utilizza ove possibile la normale catena di montaggio per auto ICE e dove non si arriva c'è una gestione "fuori catena" che ne fa lievitare i costi.
Infatti ciò che stiamo osservando è che case come Tesla che hanno sempre creduto nella mobilità elettrica oggi fanno economia di scala e penso che presto vedremo altri player di merato come Rivian, Lucid e Polestar guadagnare terreno su chi ha sempre fatto auto termiche.

Quando nelle discussioni sui veicoli elettrici si vuole fare un esempio significativo sulla mobilità elettrica possibile, si cita la Norvegia.

Replay ma noi Italiani, stiamo vendendo petrolio e gas? Noi Italiani siamo 5 milioni o 60 milioni? Quindi 2,8 milioni di auto circolanti in Norvegia contro 39,272 milioni di auto in italia. Il nostro PIL è 33 mila dollari pro capite, mentre in Norvegia è 88 mila dollari.

Tu converrai con me che stiamo parlando di due realtà diverse e non possiamo al momento prenderla come esempio significativo: La Norvegia è uno degli Stati più ricchi del mondo (quinto posto).

500elettrica ha scritto:Quando nelle discussioni sui veicoli elettrici si vuole fare un esempio significativo sulla mobilità elettrica possibile, si cita la Norvegia.

Convengo con te, ma ho citato Norvegia come paese che ad oggi rappresenta un potenziale tranguardo di percentuali di penetrazione dell'elettrico che garantisca una riconversione del parco circolante. Lungi da me voler paragonare Norvegia ed Italia nel suo complesso.

In Norvegia la BEV attecchisce più facilmente anche per questioni orografiche e di rete infrastrutturale stradale, la mia Leaf guidata su quelle strade mi sembrava un'altra auto, quasi un veicolo a benzina con percorrenze impressionanti facendo con 100% di carica anche 450 km rispetto ai 350 WLTP dati dalla casa. Certo che questo è possibile grazie alle numerose salite e discese oltra al fatto che non esiste una vera rete di autostrade dove c'è i limiti sono 110 km/h ma in generale gli spostamenti si fanno ad una media di 55 km/h perchè oltre certe velocità rischi di finire "in mare"

In parole povere un Norvegese se la sogna un autostrada di 1000 km da Milano a Napoli a 130 km/h (nei normali giorni di traffico)!!

Non si cerca mai una sovrapposizione perfetta, ogni nazione fa caso a se e su questo porto una battaglia avanti da tempo, però si possono comparare piccole scelte strategiche che a volte possono essere prese come spunto per poi essere modellate per un sistema Nazione differente.