Grave incidente alla centrale nucleare di Zaporizhzhia probabilmente un incendio a causa del conflitto Russia-Ucraina
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Grave incidente alla centrale nucleare di Zaporizhzhia probabilmente un incendio a causa del conflitto Russia-Ucraina
Scrivo due righe qui per questo attentato gravissimo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, questo fatto ci fa comprendere ancora una volta che l'energia nucleare a fissione sia da ponderare molto bene prima di promuovere la costruzione di nuove centrali. Se ci fosse stato il successo della mobilità elettrica, probabilmente si sarebbe corsi alla costruzione di nuove centrali nucleari anche nel nostro paese.
https://www.iaea.org/newscenter/pressreleases/update-242-iaea-director-general-statement-on-situation-in-ukraine
Purtroppo sulla terra c'è instabilità fra popoli, ci sono evidenti guerre in atto, oltre 100 nel mondo, c'è da convenire che le centrali nucleari a fissione, in caso di conflitto, sono a rischio, qualunque sia la generazione o la tecnologia adottata.
L'AIEA ci sta rassicurando che al momento non ci sono perdite di radioisotopi, probabilmente chi l'ha colpita sapeva perfettamente di non danneggiare alcune parti sensibili per evitare il disastro, infatti in caso di danneggiamento di alcune parti ben precise, avrebbero teoricamente disperso materiale radioattivo anche verso i paesi stessi che l'hanno colpita, i venti e le perturbazioni non sono controllabili, il fall-out di cesio137, iodio131, e Sr90, potrebbe ricadere anche in territorio di chi ha messo in atto l'attentato, perpetrando un danno anche a se stesso. Al momento non si conosce la responsabilità di chi abbia causato l'incendio alla torre di raffreddamento.
Per sicurezza i reattori sono in fase di spegnimento, anche se non è come spegnere qualsiasi altra cosa, il sistema di raffreddamento del nocciolo deve continuare a funzionare perfettamente per molto tempo anche se il reattore è spento, con le barre di controllo inserite si riduce la fissione dell'uranio ma gli isotopi instabili continuano a decadere producendo energia e calore, se l'impianto di raffreddamento dovesse avere malfunzionamenti, l'acqua evaporerebbe scoprendo pericolosamente il nocciolo. Per esempio, proprio in questi giorni a Fukushima c'è stato un problema di perdita acqua:
https://www.iaea.org/newscenter/pressreleases/iaea-director-general-statement-on-a-water-leakage-at-fukushima-daiichi-nuclear-power-station
In Europa ci sono ancora tracce della ricaduta di materiale radioattivo avvenuto nel 1986 dopo il disastro di Chernobyl, è infatti possibile riscontrarlo con uno Spettrometro di Massa gamma, appoggiato su un terreno non arato, per esempio un bosco, con acquisizione di un minuto, si può vedere il picco del Cesio137 ancora presente dopo oltre 30 anni dal disastro più famoso del mondo. Il materiale è stato trasportato dai venti e dalle precipitazioni in tutta Europa, a macchia di leopardo, in alcune parti dell'Italia del nord è riscontrabile, anche se attualmente i livelli sono entro i limiti di legge e non destano preoccupazione, il Cesio 137 ha un'emivita di 30,17 anni, il decadimento è a metà di quello presente nel 1986, grazie alla continua attività di misurazione da parte delle autorità preposte al monitoraggio ambiente, in alcuni casi può essere riscontrato e misurato con precisione, anche negli alimenti, dalle autorità competenti che possiedono spettrometria ad alta risoluzione con rilevatori al Germanio Hiperpuro (HPGe), raffreddati ad azoto liquido.
Qui notizie del 2017:
https://torino.corriere.it/cronaca/17_novembre_18/cesio-137-due-funghil-asl-torino-vieta-raccolta-canavese-d3c4ef2e-cd3d-11e7-b0a9-c23017f51523.shtml
https://www.lafedelta.it/2017/09/07/test-dellarpa-trovati-funghi-radioattivi/
https://www.aslto4.piemonte.it/file/1552.pdf
https://www.iaea.org/newscenter/pressreleases/update-242-iaea-director-general-statement-on-situation-in-ukraine
Purtroppo sulla terra c'è instabilità fra popoli, ci sono evidenti guerre in atto, oltre 100 nel mondo, c'è da convenire che le centrali nucleari a fissione, in caso di conflitto, sono a rischio, qualunque sia la generazione o la tecnologia adottata.
L'AIEA ci sta rassicurando che al momento non ci sono perdite di radioisotopi, probabilmente chi l'ha colpita sapeva perfettamente di non danneggiare alcune parti sensibili per evitare il disastro, infatti in caso di danneggiamento di alcune parti ben precise, avrebbero teoricamente disperso materiale radioattivo anche verso i paesi stessi che l'hanno colpita, i venti e le perturbazioni non sono controllabili, il fall-out di cesio137, iodio131, e Sr90, potrebbe ricadere anche in territorio di chi ha messo in atto l'attentato, perpetrando un danno anche a se stesso. Al momento non si conosce la responsabilità di chi abbia causato l'incendio alla torre di raffreddamento.
Per sicurezza i reattori sono in fase di spegnimento, anche se non è come spegnere qualsiasi altra cosa, il sistema di raffreddamento del nocciolo deve continuare a funzionare perfettamente per molto tempo anche se il reattore è spento, con le barre di controllo inserite si riduce la fissione dell'uranio ma gli isotopi instabili continuano a decadere producendo energia e calore, se l'impianto di raffreddamento dovesse avere malfunzionamenti, l'acqua evaporerebbe scoprendo pericolosamente il nocciolo. Per esempio, proprio in questi giorni a Fukushima c'è stato un problema di perdita acqua:
https://www.iaea.org/newscenter/pressreleases/iaea-director-general-statement-on-a-water-leakage-at-fukushima-daiichi-nuclear-power-station
In Europa ci sono ancora tracce della ricaduta di materiale radioattivo avvenuto nel 1986 dopo il disastro di Chernobyl, è infatti possibile riscontrarlo con uno Spettrometro di Massa gamma, appoggiato su un terreno non arato, per esempio un bosco, con acquisizione di un minuto, si può vedere il picco del Cesio137 ancora presente dopo oltre 30 anni dal disastro più famoso del mondo. Il materiale è stato trasportato dai venti e dalle precipitazioni in tutta Europa, a macchia di leopardo, in alcune parti dell'Italia del nord è riscontrabile, anche se attualmente i livelli sono entro i limiti di legge e non destano preoccupazione, il Cesio 137 ha un'emivita di 30,17 anni, il decadimento è a metà di quello presente nel 1986, grazie alla continua attività di misurazione da parte delle autorità preposte al monitoraggio ambiente, in alcuni casi può essere riscontrato e misurato con precisione, anche negli alimenti, dalle autorità competenti che possiedono spettrometria ad alta risoluzione con rilevatori al Germanio Hiperpuro (HPGe), raffreddati ad azoto liquido.
Qui notizie del 2017:
https://torino.corriere.it/cronaca/17_novembre_18/cesio-137-due-funghil-asl-torino-vieta-raccolta-canavese-d3c4ef2e-cd3d-11e7-b0a9-c23017f51523.shtml
https://www.lafedelta.it/2017/09/07/test-dellarpa-trovati-funghi-radioattivi/
https://www.aslto4.piemonte.it/file/1552.pdf
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Re: Grave incidente alla centrale nucleare di Zaporizhzhia probabilmente un incendio a causa del conflitto Russia-Ucraina
2 settembre 2024, Rafael Grossi dell'AIEA/IAEA, parte per la centrale nucleare di Zaporizhzhia per tenere monitorata la situazione.
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2024/09/03/grossi-aiea-in-viaggio-verso-la-centrale-di-zaporizhzhia_338dfeb4-7ac0-4939-aa57-5207528a1979.html
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2024/09/03/grossi-aiea-in-viaggio-verso-la-centrale-di-zaporizhzhia_338dfeb4-7ac0-4939-aa57-5207528a1979.html
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Re: Grave incidente alla centrale nucleare di Zaporizhzhia probabilmente un incendio a causa del conflitto Russia-Ucraina
9 Settembre 2024, dopo ispezione da parte dell'AIEA alla centrale nucleare di Zaporizhzhia:
https://www.agenzianova.com/news/grossi-aiea-no-allattivazione-dei-reattori-di-zaporizhzhia-con-il-conflitto-in-corso/
https://www.agenzianova.com/news/grossi-aiea-no-allattivazione-dei-reattori-di-zaporizhzhia-con-il-conflitto-in-corso/
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